lunedì 9 dicembre 2013

Celebrazione (3 di Coppe)


Le tre donne che danzano nel vento, sotto la pioggia, ci ricordano che la celebrazione non deve mai dipendere dalle circostanze esterne. Non dobbiamo aspettare alcuna festa speciale, né un'occasione formale, né un giorno di sole e senza nuvole. La vera celebrazione sorge da una gioia che, come prima cosa, è sperimentata profondamente dentro di sé, e poi zampilla fino a diventare un canto e una danza e una risata e, certo, perfino lacrime di gratitudine che straripano. Quando scegli questa carta, è un segnale che stai diventando sempre più disponibile e aperto alle molte opportunità che esistono nella vita di celebrare, e di diffondere questa festa per contagio agli altri. Non preoccuparti di organizzare feste: sciogliti i capelli, togliti le scarpe, e inizia da subito a sguazzare nelle pozzanghere. A ogni istante la festa accade ovunque intorno a te.

La vita è un momento da celebrare, di cui gioire. Fanne un divertimento, una celebrazione, e allora entrerai nel tempio. Il tempio non si addice ai volti lugubri e tirati, non è mai stato un luogo adatto a loro. Osserva la vita: vedi tristezza da qualche parte? Hai mai visto un albero depresso? Hai mai visto un uccello roso dall'ansia? Hai mai visto un animale nevrotico? No, la vita non è così, per nulla. Solo l'uomo da qualche parte è andato a male, ed è accaduto perché pensa di essere molto saggio, molto astuto. La vostra astuzia è il vostro male. Non essere troppo saggio. Ricordati sempre di fermarti; non andare mai all'estremo. Un po' di follia e un po' di saggezza vanno bene, e la giusta combinazione fa di te un buddha.

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