mercoledì 5 dicembre 2012

metastrutture del Tao

Kybernetes, Vol. 36 No. 7/8, 2007
I concetti e metaconcetti di struttura, struttura che connette e metastruttura - struttura di strutture - sviluppati da Bateson nell'ambito della metascienza dell'epistemologia, da lui delineata come:
La tesi platonica del libro è appunto che l'epistemologia è una metascienza indivisibile e integrata il cui oggetto è il mondo dell'evoluzione, del pensiero, dell'adattamento, dell'embriologia e della genetica: la scienza della mente nel senso più ampio del termine.
Confrontare questi fenomeni (confrontare il pensiero con l'evoluzione e l'epigenesi con entrambi) è il "modo di ricerca" della scienza detta “epistemologia”.

Nella mia vita ho messo la descrizione dei bastoni, delle pietre, delle palle da biliardo e delle galassie in una scatola, il pleroma, e li ho lasciati lì. In un'altra scatola ho messo le cose viventi: i granchi, le persone, i problemi riguardanti la bellezza, quelli riguardanti la differenza. Argomento di questo libro è il contenuto della seconda scatola.
Qualche tempo fa me la sono presa con i difetti dell'istruzione scolastica occidentale. Stavo scrivendo ai miei colleghi del Board of Regents dell'Università della California e nella lettera mi si insinuò questa frase:
Infrangete la struttura che connette gli elementi di ciò che si apprende e distruggerete necessariamente ogni qualità”.
Vi offro la locuzione "la struttura che connette" come sinonimo, come altro possibile titolo di questo libro.
"La struttura che connette". Perchè‚ le scuole non insegnano quasi nulla su questo argomento? Forse perchè‚ gli insegnanti sanno di essere condannati a rendere insipido, a uccidere tutto ciò che toccano e sono quindi saggiamente restii a toccare o insegnare ogni cosa che abbia importanza vera e vitale? Oppure uccidono ciò che toccano "proprio perchè‚" non hanno il coraggio di insegnare nulla che abbia un'importanza vera e vitale? Dov'è l'errore?
Quale struttura connette il granchio con l'aragosta, l'orchidea con la primula e tutti e quattro con me? E me con voi? E tutti e sei noi con l'ameba da una parte e con lo schizofrenico dall'altra?

Ricominciamo daccapo. Le parti di un granchio sono connesse secondo varie strutture di simmetria bilaterale, di omologia seriale e così via. Chiamiamo queste strutture "interne" al singolo granchio che cresce "connessioni di primo ordine". Ma se ora consideriamo il granchio e l'aragosta, troviamo di nuovo connessioni strutturali. Chiamiamole "connessioni di secondo ordine", o omologie filogenetiche.
Consideriamo ora l'uomo o il cavallo: anche qui osserviamo simmetrie e omologie seriali. Quando li consideriamo insieme, riscontriamo la stessa comunanza interspecifica di strutture con qualche differenza (omologia filogenetica). E, naturalmente, troviamo anche che alle dimensioni si preferiscono le forme, le strutture e le relazioni. In altri termini, quando si analizza questa distribuzione di somiglianze formali, si scopre che l'anatomia nei suoi tratti generali presenta tre livelli o tipi logici di proposizioni descrittive:

1. Per ricavare connessioni di primo ordine si devono confrontare le parti di ogni membro della "creatura" con altre parti dello stesso individuo.
2. Per scoprire relazioni simili tra le parti (ossia per ottenere connessioni di secondo ordine) si devono confrontare i granchi con le aragoste o gli uomini con i cavalli.
3. Per dedurre connessioni di terzo ordine si deve confrontare il "confronto" tra granchi e aragoste con quello tra uomo e cavallo.

Abbiamo costruito una scala di come si deve pensare a... a che cosa? Ah, già, alla struttura che connette.

La mia tesi fondamentale può essere ora espressa in questi termini: "la struttura che connette è una metastruttura". E' una struttura di strutture. E' questa metastruttura che definisce l'asserzione generale che sono effettivamente "le strutture che connettono".













sono stati ulteriormente sviluppati principalmente da Tyler Volk e Jeffrey Bloom, individuando una serie di metastrutture applicabili in diversi settori:
Complicity, An International Journal of Complexity and Education
1 Spheres: maximum volume, minimum surface, containment; grapes, domes.
2 Sheets: transfer surface for matter, energy, or information; fish gills, solar collectors.
3 Tubes: surface transfer, connection, support; leaf veins, highways, chains of command.
4 Webs or Networks: parts in relationships within systems (can be centered or clustered, using clonons or holons, see 8, 11, and 12); subsystems of cells, organisms, ecosystems, machines, society.
5 Borders: protection, openings for controlled exchange; cell membranes, national borders.
6 Binaries: minimal and thus efficient system; two sexes, two-party politics, bifurcating decision process.
7 Gradients: continuum of variation between binary poles; chemical waves in cell development, human quantitative and qualitative values.
8 Centers: key components of system stability; DNA, social insect centers, political constitutions and government.
9 Layers or Holarchy: levels of webs, in which successive systems are parts of larger systems; biological nesting from biomolecules to ecosystems, human social nesting, engineering designs, computer software.
10 Emergence: general phenomenon when a new type of functionality derives from binaries or webs; life from molecules, cognition from neurons.
11 Holons versus clonons: parts of systems as functionally unique versus interchangeable; heart-lungs-liver (holons) of body versus skin cells (clonons) of the skin.
12 Clusters: subset of webs, distributed systems of parts with mutual attractions; bird flocks, ungulate herds, children playing, egalitarian social groups.
13 Arrows: stability or gradient-like change over time; biological homeostasis, growth, self-maintaining social structures.
14 Breaks: relatively sudden changes in system behavior; cell division, insect metamorphosis, coming-of-age ceremonies, political elections.
15 Triggers: initiating agents of breaks, both internal and external; sperm entering egg, precipitating events of war.
16 Cycles: recurrent patterns in systems over time; protein degradation and synthesis, life cycles, power cycles of electricity generating plants, feedback cycles, educational grade levels (cyclic design within an arrow of overall educational progress.

Le metastrutture delineate da Volk e Bloom sono state correlate a diverse caratteristiche del caos e della complessità:
by Anukriti Verma, M.Des student at Industrial Design Centre (IDC), IIT Bombay; site: Ravi Poovaiah

Metapatterns

The Pattern Underground

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