martedì 22 marzo 2011

Metalogo: che cos'è l'istinto del Tao?

Definizione di istinto: in psicologia animale e in etologia, “meccanismo nervoso organizzato gerarchicamente, con schemi d'azione innati, sensibile a determinate stimolazioni ambientali che lo risvegliano, lo mettono in funzione e lo dirigono, alle quali esso risponde con movimenti ben coordinati che hanno per fine la conservazione dell’individuo o della specie”. L’istinto animale (che porta per esempio gli uccelli a costruirsi il nido) è più complesso del riflesso; non muta né durante la vita dell’individuo né attraverso le varie generazioni di individui di una stessa specie, e diventa tanto meno rigido o preformato e tanto più legato all’apprendimento quanto più si sale nella scala zoologica.

cit. da Nikolaas Tinbergen, premio Nobel 1973 per la Fisiologia e la Medicina  con Karl von Frisch e Konrad Lorenz

 

















Definizione di Metalogo: Un metalogo è una conversazione su un argomento problematico. Questa conversazione deve essere tale che non solo i partecipanti discutono il problema ma la struttura della conversazione in generale è rilevante anche per lo stesso soggetto. 

In particolare, la storia della teoria evolutiva è inevitabilmente uno metalogo tra uomo e natura, in cui la creazione e l'interazione di idee deve necessariamente esemplificare  il processo evolutivo.

Figlia: “Papà, che cos’è un istinto?”
Padre: “Un istinto, tesoro, è un principio esplicativo
F.: “Ma che cosa spiega?”
P.: “Ogni cosa…quasi ogni cosa. Ogni cosa che si voglia spiegare con esso
F.: “Non dire sciocchezze. Non spiega la forza di gravità”
P.: “No. Ma è così perché nessuno vuole che l’istinto spieghi la forza di gravità. Se qualcuno volesse, la spiegherebbe. Si potrebbe semplicemente dire che la luna ha un istinto la cui forza varia in maniera inversamente proporzionale al quadrato della distanza…
F.: “Ma non ha senso, papà”
P.: “Si, d’accordo. Ma sei tu che hai tirato fuori l’istinto, non io
F.: “D’accordo…ma allora che cos’è che spiega la forza di gravità?” 
P.: “Niente tesoro, perché la forza di gravità è un principio esplicativo
F.:Oh.

F.: “Vuoi dire che non si può usare un principio esplicativo per spiegarne un altro? Mai?”
P.: “Uhm…quasi mai. Questo è ciò che Newton intendeva quando diceva hypotheses non fingo
F.: “E che cosa vuol dire?”
P.: “Be’, sai cosa sono le ‘ipotesi’. Ogni proposizione che colleghi tra loro due proposizioni è un’ipotesi. Se dici che il 1° febbraio c’era la luna piena e che il 1° marzo c’era di nuovo, e poi colleghi queste due proposizioni in qualche modo, la proposizione che le collega è un’ipotesi”
F.: “Sì, e so anche che cosa vuol dire non. Ma fingo che cosa vuol dire?”
P.: “Be’…fingo è un termine della tarda latinità che significa ‘fabbrico’. Da esso si forma un sostantivo, fictio, da cui proviene la parola ‘finzione’, che oggi è spesso intesa come ‘fabbricazione non vera’
F.: “Papà, vuoi dire che il signor Isaac Newton pensava che tutte le ipotesi fossero solo fabbricate come le storie?”
P.: “Si ... proprio così”.
F.: “Ma non è stato lui a scoprire la gravità? Con la mela?”
P.: “No, tesoro, l’ha inventata”››

F.:Oh...papà, chi ha inventato l'istinto?
P.: “Non saprei. Probabilmente biblico”

F.:Ma se l'idea di gravità collega insieme due proposizioni descrittive, deve essere un'ipotesi”
P.: “Esatto”
F.:Quindi Newton fece fingo una ipotesi dopotutto
P.: “Si, veramente lo fece. Era un grandissimo scienziato”
F.: Oh.

F. Papà, un principio esplicativo è lo stesso che un’ipotesi?
P. Quasi, ma non proprio. Vedi, un’ipotesi cerca di spiegare qualche fatto particolare, ma un principio esplicativo - come la ’gravità’ o l’"istinto" - in realtà non spiega niente. È una specie di accordo convenzionale tra gli scienziati perché a un certo punto si smetta di cercar di spiegare le cose.
F. Allora è questo che Newton intendeva? Se la ’gravità’ non spiega niente, ma è solo una specie di punto fermo alla fine di un rigo di spiegazione, allora inventare la gravità non era come inventare un’ipotesi, e lui poteva affermare di non fingere alcuna ipotesi.
P. Proprio così. Non c’è spiegazione per un principio esplicativo. È come una scatola nera.
F. Oh.

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